Santuario Madonna della Costa                                                   Cappellina dell'Apparizione


 


CAMMINIAMO INSIEME

Giornale delle parrocchie di Caviaga e Cavenago d'Adda

Parroco: don Roberto Arcari - cell. 335 6878197
e-mail: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. 

 

Calendario Liturgico

Settimana dal 12 al 19 novembre 2017

 

Domenica 12 novembre XXXII del Tempo Ordinario

Ore 7:30          In chiesa parrocchiale a Cavenago: S. Messa

Int:                  Gandini Pino e Maria; def.ti fam. Gandini e Antonioni

Ore 9:15         Cavenago: incontro di preghiera con i ragazzi della catechesi poi suddivisione in gruppi.

Ore 10:30       S. Messa pro –populo

Ore 15:30        in chiesa parrocchiale a Cavenago: Vespro e Benedizione Eucaristica

Ore 18:30       in sala S. Luigi a Cavenago: primo incontro di catechesi per gli adolescenti di 1° e 2° superiore. A seguire cena in oratorio.

 

Lunedì 13 novembre

Memoria di S. Francesca Saverio Cabrini, vergine, fondatrice delle Suore Missionarie del Cuore di Gesù.

Ore 08:30          in chiesa parrocchiale a Cavenago: S. Messa

Int:                  Strepponi Renato; Corrù Alfredo ed Emilia; Corrù Giuseppina e Luigi.

Ore 20:30          in chiesa parrocchiale a Cavenago: S. Messa

Int:                  ……………………………………

 

Martedì 14 novembre

CAVIAGA

Ore 17:00        in chiesa parrocchiale: S. Messa

Int:                  ……………………………………

Ore 21.00          a Cavenago: prove del coro S. Cecilia

 

Mercoledì 15 novembre

Ore 08:30          in chiesa parrocchiale a Cavenago: S. Messa

Int:                  Giazzi Maria ved. Ardemagni (f.c. da N.N.); Piras Giovanni.

 

Giovedì 16 novembre

Ore 20:30          in chiesa parrocchiale a Cavenago: S. Messa

Int:                 Corrù Lino

Segue Adorazione Eucaristica pro-vocazioni fino alle ore 21.45 e Santa  benedizione (il parroco è a disposizione per le Confessioni).

 

Venerdì 17 novembre

Ore 08:30          in chiesa parrocchiale a Cavenago: S. Messa

Int:                 Carelli Carlo

 

Sabato 18 novembre

 

Ore 9:00          S. Messa al Santuario

Int:                  Corrù Alberta e Rossi Claudio

 

CAVIAGA

Ore 16:30        Confessioni

Ore 17:00        in chiesa parrocchiale: S. Messa prefestiva

Int:                  Gazzola Giacomo, Giuseppina, Alberto e Luisa; Corsini Giovanna.

Ore 18.30       in Oratorio: incontro per tutti i ministranti della parrocchia. A seguire cena in oratorio

Ore 20:00        in chiesa parrocchiale a Cavenago: S. Confessioni

Ore 20:30        in chiesa parrocchiale a Cavenago: S. Messa prefestiva

Int:                  Villa Gianluigi (f.c. dall’amico Angelo); Lanzani Michelino; Foletti Rosa; Lazzari Mario, Gianni ed Emma; Defunti Famiglia Giazzi e Montoldi.

 

Domenica 19 novembre XXXIII del Tempo Ordinario

 Giornata Parrocchiale del Ringraziamento

Giornata Mondiale del Povero

Chiudendo il Giubileo della Misericordia, Papa Francesco ha istituito la Giornata Mondiale dei Poveri, con lo scopo di aiutare le comunità cristiane ad essere sempre di più e sempre meglio segno concreto della carità di Cristo per gli ultimi e per i bisognosi. Il tema è  “Non amiamo a parole ma con i fatti”.

Ore 7:30          In chiesa parrocchiale a Cavenago: S. Messa

Int:                  Massè Luigi e Maria; Defunti Famiglia Massè e Rossi (leg.) 

Ore 9:15         in chiesa parrocchiale a Cavenago: incontro di preghiera con i ragazzi della catechesi. A seguire suddivisione in gruppi.

Ore 10:30       S. Messa pro –populo

Int:                  In ringraziamento per i frutti della terra e a suffragio degli agricoltori defunti.

                        Saranno presenti gli agricoltori del paese per celebrare la festa del Ringraziamento.

Ore 15:30        in chiesa parrocchiale a Cavenago: Vespro e S. Benedizione Eucaristica

Ore 18:30       in sala S. Luigi a Cavenago: incontro di catechesi per gli adolescenti di 3°,4° e

                       5°  superiore.   A seguire cena in oratorio.


SANTA FRANCESCA SAVERIO CABRINI

Nacque a Sant'Angelo Lodigiano il 15 luglio 1850, tredicesima e ultima figlia di Agostino, ricco proprietario terriero originario di Cremona e cugino di A. Depretis, e di Stella Oldini. Cresciuta in una famiglia profondamente credente. Già durante l'infanzia era vivacissima d'ingegno e spiritualmente inquieta. Pregava molto, in chiesa, seguendo l'esempio della sorella, che si occupò di lei con dedizione, educandola con una certa severità. Era appassionata soprattutto alla lettura degli Annali della propaganda della fede, a cui la famiglia era abbonata. Già da bambina sognava di diventare suora missionaria; pensava soprattutto alla Cina come alla terra dove avrebbe potuto seguire l'esempio di M. Ricci e di Francesco Saverio. Dal 1861 fece voto di verginità, rinnovato poi negli anni seguenti. Chiese di essere ammessa tra le canossiane ma non fu accettata per la salute cagionevole. Ottenuto il diploma magistrale nel 1868, insegnò a Castiraga Vidardo per due anni. Lì conobbe il parroco, don A. Serrati, (poi prevosto di Codogno) che la segnalò al vescovo di Lodi, mons. Gelmini. Questi la inserì come maestra nella Casa della provvidenza di Codogno, un istituto per bambine povere, in difficoltà finanziarie per una gestione poco oculata. Il 15 ott. 1874 vestì l'abito religioso con il nome di Francesca Saverio Angelica del Bambin Gesù e dopo tre anni di noviziato, il 14 sett. 1877, prese i voti. Presto sostituì la fondatrice dell'istituto, A. Tondini, nel ruolo di superiora. Furono anni difficili per la santa, che si trovò a fronteggiare notevoli ostacoli per riuscire a risollevare la situazione della Casa della provvidenza. Furono però anche anni decisivi, durante i quali rafforzò la sua vocazione, affinando la sua meditazione con letture quali L'imitazione di Cristo di Tommaso da Kempis, Il trattato della perfezione di A. Rodriguez, La monaca santa di s. Alfonso Maria de Liguori, La religiosa in solitudine di P. Pinamonti. Il vescovo di Lodi, che ne aveva intuito la vocazione missionaria, la spinse a fondare un nuovo istituto, che prese il nome di Istituto delle missionarie salesiane del Sacro Cuore di Gesù. La prima casa sorse a Codogno nel 1880, seguita da altre sempre in Lombardia. Madre Cabrini però non intendeva limitare l'attività missionaria a questa regione e, nel 1887, si recò a Roma, dove fondò una prima scuola in via Nomentana. Fu l'inizio del prodigioso sviluppo dell'istituto cabriniano: le fondazioni romane, grazie anche al Decreto di lode pontificio, ottenuto il 12 marzo 1888, rappresentarono il primo passo verso la realizzazione del sogno di evangelizzare popoli lontani. Francesca continuava a sentire il richiamo della Cina. Fu il vescovo di Piacenza, mons. Scalabrini, che si occupava da tempo di emigrazione, a proporle invece di dedicarsi agli Italiani emigrati in America, chiedendole di accettare la direzione di una scuola e di un asilo a New York. Francesca fu attratta dalla proposta, ma al tempo stesso non volle prendere una decisione affrettata. Non voleva sacrificare l'autonomia del proprio istituto, e inoltre temeva che le missioni in America avrebbero impedito la realizzazione di progetti in altre parti del mondo. I dubbi furono sciolti da Papa Leone XIII, al quale Francesca confidò ogni titubanza e ogni aspirazione, durante un'udienza privata nel marzo 1889. Il Papa le disse: "Non a Oriente Cabrini, ma all'Occidente… La vostra Cina sono gli Stati Uniti, vi sono tanti italiani emigrati che hanno bisogno di assistenza". Dopo queste parole Francesca non ebbe dubbi; anzi decise che, finché lei fosse stata viva, non si sarebbero aperte missioni in Cina.

Il 21 marzo 1889 si imbarcò con altre sei suore a Le Havre per raggiungere New York, dove arrivò il 31 marzo. L'accoglienza dell'arcivescovo di New York, Corrigan, non fu delle più calorose. Per alcuni contrattempi, riguardanti l'organizzazione della scuola e dell'asilo, egli invitò le suore a ripartire per l'Italia. Francesca mostrò in quest'occasione la sua tempra, opponendosi fermamente e facendosi forte del preciso impegno che aveva assunto con il Papa. L'attività delle suore iniziò con la conoscenza della Little Italy, il misero quartiere degli Italiani: la mortalità infantile era altissima, famiglie numerose abitavano in una sola stanza, i bambini erano a mendicare o a fare i lustrascarpe per guadagnare pochi centesimi, mentre molte ragazze lavoravano per tutto il giorno nelle fabbriche. Le suore visitavano la gente più povera, scoprendo una realtà di sofferenza e di dolore. Francesca sognava di fondare istituti dove ospitare le ragazze, dando loro la possibilità di ricevere un'istruzione adeguata e dove poter assistere i numerosi orfani. La prima casa - inizio dell'immensa opera che Francesca sviluppò negli anni seguenti - venne aperta il 20 apr. 1889. Da questo momento Francesca fu costantemente in movimento fra le due Americhe e l'Europa per fondare o consolidare le numerose missioni. I paesi che videro una rapida diffusione dell'Istituto furono gli Stati Uniti, l'Italia, la Francia, la Spagna, l'Inghilterra, il Nicaragua, Panama, il Brasile e l'Argentina. Le vicende che contrassegnarono la storia delle molte fondazioni sono utili per comprendere la personalità di Francesca e la sua vocazione missionaria. Avvertiva profondamente la sua responsabilità e per questo fu sempre presente all'apertura di ogni nuova fondazione. Passava da una missione a un'altra, per essere dappertutto, particolarmente dove gli ostacoli erano maggiori, per sostenere e animare con la sua presenza. La fondazione in Nicaragua ebbe una storia particolarmente travagliata. Il collegio per ragazze abbienti, inaugurato nel 1891, doveva essere un primo passo per fondare altre case dove assistere i figli dei poveri. Il presidente della Repubblica aveva sollecitato personalmente l'iniziativa, riservando alle suore un'accoglienza grandiosa. Quando il clima politico mutò e divenne presidente, nel 1893, il liberale anticlericale J.S. Zelaya, l'atteggiamento nei confronti della Chiesa divenne intollerante. Le suore cabriniane furono accusate di interferire nella vita politica, di fare pressioni sulle studentesse per strapparle alle famiglie, e furono espulse dal paese nel 1894. Le richieste rivolte da Francesca al governo nicaraguense per ottenere il risarcimento dei danni subiti e la riammissione delle suore rimasero a lungo inascoltate. Solo nel 1921, alcuni anni dopo la sua morte, il Nicaragua riconobbe il proprio debito e le suore poterono tornarvi l'anno seguente. La nascita del primo dei grandi ospedali aperti da Francesca, il Columbus Hospital di New York, evidenzia la sua caratteristica forse più apprezzata in America: lo spirito imprenditoriale. Non fu un caso se fu definita da un quotidiano statunitense "una grande donna di affari". Gli immigrati erano costretti a ricorrere all'ospedale dei poveri, dove nessuno conosceva l'italiano, le cure erano effettuate in modo molto superficiale e i ricoverati non potevano rimanere fino a guarigione completa. Fallito un primo tentativo di aprire un ospedale per italiani, Francesca decise di fondare un nuovo ospedale. Il Columbus esordì il 17 sett. 1892 in un modesto stabile, nel centro del quartiere italiano, con dieci suore e dieci malati. Inizialmente le risorse economiche erano talmente scarse che le suore erano costrette a dormire per terra. Nel giro di pochi anni però, con l'aiuto di numerosi contributi, l'ospedale poté ingrandirsi, acquistando nuovi locali e raggiungendo, nel 1905, una capienza di 160 posti letto. La vastità della sua opera è emblematica della spiritualità di Francesca: non bisogna considerare solo alcuni aspetti dell'esistenza umana, ma è bene occuparsi di tutto, arrivare a tutto. Aveva compreso i bisogni e le miserie spirituali e materiali dei connazionali emigrati e tentò di rispondere, unendo ai conforti spirituali l'opera di una carità attiva. Di qui la fondazione delle scuole, degli orfanotrofi, degli ospedali.

Alla sua morte, avvenuta a Chicago il 22 dicembre 1917, esistevano ben 67 case e circa 1.300 suore.

La vocazione di Francesca non si esaurì però nel moltiplicare le opere. Prima di tutto vi era la dimensione spirituale, la preghiera intensa, la fiducia nella Provvidenza, che prendevano corpo nelle opere sociali, materiali ed ecclesiali e che rispondevano ai bisogni degli uomini. È significativa a tale proposito l'attività intrapresa nel penitenziario di Sing Sing, dove le suore visitavano gli italiani reclusi, confortandoli, ascoltando le loro storie, raccontate nella lingua d'origine, e tentavano di ricucire i rapporti fra i detenuti e le loro famiglie. Senza dubbio la loro azione contribuì ad attenuare le tensioni all'interno del carcere, favorendo in una certa misura la riforma del sistema carcerario del 1914, tendente a intensificare i rapporti con i familiari, a tener conto dell'identità etnica, culturale e religiosa dei detenuti, ad ampliare le possibilità di ricevere un'istruzione e a reinserirsi nel mondo del lavoro.

Madre Cabrini fu beatificata il 13 novembre 1938 da Pio XI e canonizzata il 7 luglio 1946 da Pio XII. Fu questo pontefice a dichiararla l'8 settembre 1952 patrona di tutti gli emigranti.

«oggi è tempo che l’amore non stia nascosto, ma diventi operoso, vivo e vero»

Santa Francesca Cabrini


 

NOTE, AVVISI, E ALTRO….

 

OFFERTE RICEVUTE

Devote di Santa Rita 100 €

Lampada al Crocifisso: N.N 10 € (per i giovani)

Pro Parrocchia 100 €

Pro Oratorio: dalla Tombola 216 €; dalle salamelle 95 €

 

DALLA CARITAS PARROCCHIALE

Chi volesse contribuire alle necessità dei più poveri con generi alimentari, in questo mese abbiamo bisogno di sughi pronti a lunga scadenza e passata di pomodoro (anche pelati e simili). Grazie!

È stata ritrovata, in piazza Carabinieri, una chiave di una cappella cimiteriale; per informazioni contattare il parroco.

Grazie mille!!! a tutti coloro che hanno collaborato per la riuscita della Tombola in Oratorio: le famiglie e gli esercenti di Cavenago che hanno donato premi e salamelle, torte e sostenuto alcune spese; gli animatori dell’ACR, le mamme e  i papà. Anche questa volta è stato un momento semplice ma significativo per stare insieme e per vivere come comunità cristiana. Nonostante il tempo, in tanti hanno partecipato; alla prossima!!!!

Siamo riusciti, grazie alla Vostra generosità a coprire i costi di acquisto dei due nuovi canestri per l’Oratorio (abbiamo speso 340 € comprensivi di canestri nuovi, materiale vario, palloni) ed abbiamo accantonato il rimanente per i prossimi interventi. Grazie anche ai papà che hanno provveduto alla posa in opera dei canestri stessi.

Grazie sempre ai volontari che operano nelle strutture parrocchiali, per sistemare, pulire, riordinare gli ambienti. Vuoi unirti?? C’è posto anche per te………………….